20 Giugno 2017
Esterno sera, tramonto quasi a venire... L'ottava edizione di Alla Mia Terra Giuro Eterno Amor, creatura nata dall'impegno degli ultras de L'Aquila Calcio e pulsante di orgoglio ed appartenenza, vive il suo momento più commovente per chi ben conosce la storia novantennale della squadra, gloriosa ma dai risvolti talvolta assai drammatici. Fumogeni e silenzio che salgono insieme verso il cielo, per onorare la memoria di tutti quei tifosi della Valorosa che troppo presto hanno lasciato questa terra... Poi, al diradarsi della nebbia rossoblu, il velo quasi sacrale è squarciato dai cori dei Red Blue Eagles, che a tutti loro si rivolgono rilanciando la persistenza di una fede (non tanto e non solo calcistica) al di là degli umani confini segnati dallo spazio e dal tempo. Ad assistere a questo momento, tra il folto pubblico, ci sono Giovanni Pagliari e Leo Acori, due tra gli uomini che, in tempi e campionati diversi (Lega Pro 2012/2013 il primo, Serie D 1991/1992 l'altro) hanno portato tanto in alto i colori rossoblu, seppure, nel caso di Acori, con un finale sfortunato chiamato spareggio intergirone con il Gualdo. A loro si aggiungono poi anche i Fratelli Stefano e Luca Sanderra, autori della cavalcata trionfale nel CND 1997/98, ed Aldo Ammazzalorso, che due stagioni dopo guidò i rossoblu alla conquista della Serie C1. Ed ascoltando le loro voci, dal palco ed ai nostri microfoni, viene fuori un sentire comune... A distanza di anni, L'Aquila e la sua gente restano nel cuore ed i ricordi vissuti in casacca rossoblu non perdono assolutamente nitidezza. Alle sensazioni degli allenatori si aggiunge, inserendosi nello stesso solco emozionale, anche il pensiero di un protagonista non in panchina, ma sul campo: Gianni Boccia, indimenticato bomber dell'11 sanderriano.