22 Febbraio 2018
Continua inesorabile, la battaglia dei lavoratori di Intecs per avere risposte chiare da quella che è ormai la loro ex azienda. Una battaglia che oggi, cosi come comunicato dai referenti di Fiom Cgil, si arricchisce di un nuovo scenario impensabile fino a questo momento. Ieri infatti, a circa due mesi dal licenziamento, l'azienda  ha addirittura dichiarato di non essere in grado di ottemperare al pagamento di Preavvisi e TFR, soldi dei Lavoratori, perché incapiente. L’organizzazione sindacale ripercorre nella nota tutte le fasi che hanno portato ad oggi tra cui quella tra le più salienti quando l’azienda ha comunicato anziché un’unica data di cessazione del contratto, diverse date creando del caos soprattutto quando solo all’Inps aquilana, era stata data informalmente la comunicazione sulle date delle fasi procedurali del licenziamento. Di conseguenza, le varie sedi INPS, competenti sulla base delle residenze dei lavoratori, hanno sospeso le pratiche di richiesta di Naspi, in attesa di sbrogliare l'intricata matassa. Tornando al discorso sull’impossibilità di pagare al personale licenziato quando per legge gli sarebbe spettato, la Fiom si chiede in quale "buco nero" siano andati a finire i soldi dei Lavoratori aquilani se l'azienda, fornitrice di importanti player come Leonardo, dopo aver licenziato tutti, scopre solo ora che non aveva i soldi per farlo. Non c'è voluto molto – prosegue la Fiom - a smascherare l'insipienza in ambito industriale; il narcisismo patologico, l'autocompiacimento e l'inutile arroganza con cui hanno trattato tutti, dipendenti, clienti e istituzioni, negli ultimi anni. Ma che con un drappello di consulenti a libro paga, la Intecs fosse persino incapace di licenziare, nessuno di noi avrebbe potuto immaginarlo. Una nota dura quella del sindacato che ad ogni modo ben rende l’idea di ciò che i lavoratori stanno passando in questi mesi di angoscia ed incredulità verso un futuro che per alcuni a metà della corsa sembra essere diventato davvero buio.