11 Luglio 2018
C'è una vera e propria guerra del nucleare che, sottotraccia ma non troppo, sta mettendo di fronte le Regioni Lazio ed Abruzzo. Il nodo è l'assegnazione del progetto DTT da parte dell'ENEA al sito laziale di Frascati . La sigla sta per Divertor Tokamak Test e descrive una sorta di mini reattore nucleare utile per studiare alcuni passaggi specifici propri del processo della fusione.  L'Abruzzo, per ospitare il progetto, puntava forte sul sito di Manoppello che, nella graduatoria finale, si è classificato terzo, a soli 5 punti dal sito risultato vicitore. Uno scarto che, in particolare, si sarebbe generato da uno zero assegnato dalla commissione di valutazione dell'ENEA alla voce "Vicinanza linea GARR", ossia inerente la possibilità di avere a disposizione della banda ultralarga in fibra ottica. Infrastruttura non presente secondo l'ENEA, mentre la Regione Abruzzo ribatte affermando come a circa 300 metri dal sito proposto sia effettivamente presente un condotto dati. La Regione Abruzzo, visto questo cortocircuito, ha preso carta e penna redatto un ricorso al TAR ed un accesso agli atti con l'obiettivo di ottenere una revisione della graduatoria. Ed il Tribunale Amministrativo il ricorso lo ha accolto, concedendo la sospensiva. Che ora, lato Frascati, rischia di far saltare tutta l'operazione, dal peso economico non indifferente: 500 milioni di investimento per un ritorno complessivo di più di 2 miliardi di euro. Lo stallo ha portato il Governatore del Lazio Nicola Zingaretti a scrivere al suo omologo abruzzese Luciano D'Alfonso. La richiesta, prendere in considerazione la possibilità di recedere dal ricorso, che se portato avanti rischierebbe di far andare in fumo gli investimenti europei programmati sul progetto DTT. Da Palazzo Emiciclo, però, alla richiesta di disgelo non è ancora arrivata nessuna risposta.