14 Luglio 2018
I Comuni che hanno subito sia il sisma del 2009 che quello del 2016/2017 sono paragonabili a un malato che ha una ricaduta e deve subire un nuovo intervento proprio nel momento in cui stava provando ad uscire dalla convalescenza. A parlare, ai microfoni di Daniele Rocchi per AgenSIR - il Servizio di Informazione Religiosa - è il Sindaco di Montereale Massimiliano Giorgi che con una similitudine descrive e perimetra la situazione vissuta non solo dal suo Comune ma dall'intera zona dell'Alta Valle dell'Aterno. Montereale, già duramente provato dalla scossa del 6 aprile di nove anni fa, avrebbe dovuto veder partire i primi lavori programmati dal Piano di Ricostruzione il 26 agosto del 2016. 48 ore prima di questo passaggio, il sisma di Amatrice, cui poi sono seguite altre scosse con epicentro proprio in Alta Valle Aterno. Quindi nuovi danni, nuovi controlli, nuovo cratere, nuova necessità di far partire cantieri... ma anche nuove procedure da seguire, diverse da quelle utilizzate fino a quel momento. A superare questo cortocircuito burocratico - che ha causato una negativa impasse - è arrivata, ma solo a marzo di quest'anno, l'Ordinanza commissariale numero 51. Ma le difficoltà non sono solo quelle della ricostruzione edilizia. A soffrire, e tanto, è anche e soprattutto il tessuto commerciale del territorio: piccole attività che non hanno avuto la dovuta attenzione da parte dai livelli istituzionali nazionali. In definitiva, il quadro che viene fuori è caratterizzato da due sentimenti: speranza e rassegnazione con l'auspicio che alla fine sia la prima a prevalere. Â