16 Gennaio 2019
A novembre scorso la commissione tecnica del Centro Universitario Sportivo Italiano aveva visitato L'Aquila e dato il suo ok di massima agli impianti che, dal 18 al 26 maggio, dovrebbero essere teatro dei Campionati Nazionali Universitari 2019. Kermesse da 3mila atleti partecipanti, con annesso indotto di addetti ai lavori, che avrebbe una presa particolare essendo calendarizzata un mese dopo il decennale del sisma. Ebbene, oggi, su questa manifestazione contemporaneamente torna ad aleggiare lo spettro della chiusura anticipata (Casapound L'Aquila a dire il vero aveva paventato questa situazione a metà settembre), e si accede il confronto scontro anche di tipo politico. I fatti. Come spiegato in un Comunicato Stampa dal Presidente del CUS L'Aquila Francesco Bizzarri, il problema che potrebbe far arenare la candidatura aquilana è la mancanza di adeguate coperture finanziarie. Solo il Comune dell'Aquila - dice Bizzarri - avrebbe mantenuto gli impegni economici, mettendo a disposizione un totale di 100 mila euro: 50 mila liquidi, la restante parte come controvalore di strutture sportive ed attrezzature. Università e Regione - l'affondo di Bizzarri - sarebbero invece rimaste silenti non mantenendo le promesse. In particolare, Bizzarri punta il dito sia su una lettera al Presidente vicario Lolli rimasta senza risposta sia sul Bilancio Regionale approvato il 31 dicembre scorso e che non conterrebbe alcun capitolo di spesa dedicato ai Campionati Nazionali Universitari. Non si è fatta attendere, sul punto, la risposta del Consigliere Regionale dl Partito Democratico Pierpaolo Pietrucci. "Nessuno - dice Pietrucci - ha per tempo richiesto all'ente regionale tramite il necessario atto amministrativo (una lettera formale) le risorse ripartite tra enti per l’organizzazione dei Campionati nazionali universitari".  Insomma, per la Regione non ci sarebbe alcun atto di programmazione, per la cifra stimata dal CUS in 50 mila euro. "Sulla base di quali esigenze numeriche la Regione avrebbe dovuto erogare questi fondi?" chiude Pietrucci. La questione, c'è da giurarci, avrà ulteriori strascichi nei prossimi giorni. Â