20 Giugno 2019
Accellerare la fusione, considerando anche il fatto che si tratta di un processo irreversibile giudicando di fatto negativamente il suo rinvio oramai già avviato. In sintesi è questo il senso di una nota congiunta di Confindustria, Ance, Confcommercio e Confesercenti delle due città interessate da tale accorpamento, L’Aquila e Teramo che metterebbe la parola fine ad ogni polemica circa la fusione delle rispettive Camere di Commercio. Le associazioni in questione, “ribadiscono che le due sedi rimmarranno aperte e contrnueranno ad erogare servizi alle imprese esattamente come avviene attualmente e come peraltro previsto nella delibera di fusioneâ€. Sempre nella nota, si legge come “sia necessario un bilanciamento tra le due sedi, garantendo la priovincia di teramo con una sede con pari dignità rispetto alla sede dell’Aquila. Per le associazioni di L’Aquila e Teramo infine, le iniziative alternative tese a rinviare ogni decisione, creano solo nelle rispettive città , solo un sentimento di disorientamenteo e incomprensione, elementi questi che creano divisioni tra due territori con riflessi negativi sui rapporti e sulle future scelteche la nuova governance dovrà mettere in campo. Sulla questione è intervenuto anche il primo cittadino dell’Aquila, Pierluigi Biondi, che in una nota ha detto: “L’unione delle Camere di commercio dell’Aquila e di Teramo non è una fusione a freddo tra due elementi estranei ma il naturale processo di incontro tra aree, esperienze e peculiarità che individuano nel Gran Sasso un motivo di coesione per il superamento di sterili e antistorici campanilismi. Ringrazio, a tal proposito, i promotori dell’iniziativa congiunta delle associazioni di categoria e produttive aquilane e teramane - Confindustria, Confcommercio, Ance e Confesercenti Abruzzo - che hanno invocato tempi rapidi per la definizione di un matrimonio annunciato da tempoâ€.