22 Giugno 2019
Torna a far discutere la vicenda delle due detenute del Carcere di L’Aquila in sciopero della fame da ormai 25 giorni per l’eccessivo isolamento e le pesanti condizioni subite nella detenzione. Una vicenda che ha fatto molto discutere, sulla quale si è espresso anche Giulio Petrilli, l’aquilano reduce da 6 anni di ingiusta detenzione, accusato di essere tra gli organizzatori della banda armata prima linea, e successivamente assolto dalla cassazione. “Credo che la detenzione- scrive Petrilli- debba rispettare i minimi criteri della socialità , di consentire un minimo di comunicazione e di non distruggere gli individui con un isolamento totaleâ€