23 Luglio 2019
La Regione dovrà pagare il risarcimento alla Santa Croce per aver revocato la concessione della sorgente Fiuggino, la più piccola nel Comune di Canistro. Con un'ordinanza infatti, il Consiglio di Stato, ha rigettato il ricorso dell’Ente regionale, volto ad annullare la sentenza del Tar del dicembre del 2018 e lo ha condannato a risarcire la società di imbottigliamento di acqua minerale, per i danni subiti in seguito alla decisione avvenuta nell’agosto del 2017, adottata perché la portata dell’acqua sarebbe stata troppo esigua, salvo poi dalla Santa Croce aver fornito prove contrarie riconosciute dal Tar. Ora per il Consiglio di Stato, la Regione dovrà quantificare la somma del risarcimento pena la nomina di un commissario ad acta. Su questo fronte però la società dell'imprenditore molisano Camillo Colella ha già presentato una perizia al Tar e alla Regione, che parla di oltre 3,5 milioni di euro di risarcimento, a causa dell'interruzione dell'attività per 91 giorni, dal 25 agosto all'11 novembre del 2017, dello sfruttamento della sorgente. La sentenza del Tar doveva essere attuata entro 60 giorni, a partire dalla notifica della sentenza avvenuta, il 4 gennaio scorso, ovvero entro il 5 marzo scorso: ma la Regione non lo avrebbe fatto, tanto che i legali della Santa Croce, gli avvocati Claudio Di Tonno e Matteo Di Tonno hanno inviato il 3 maggio scorso un sollecito. Secondo la Santa Croce, la Regione  avrebbe preferito attendere, contando in una sentenza favorevole del Consiglio di Stato, che però le ha dato torto. Una vicenda giudiziaria questa che certamente non può dirsi conclusa e che vedrà con molta probabilità ancora altre battaglie in aula.