30 Marzo 2020
Il messaggio del premier conte attraverso il quale ha annunciato attraverso Dpcm, l’anticipo al 66% dei 4,3 miliardi del Fondo solidarietà ai Comuni e l’arrivo di 400 milioni sempre ai Comuni di bonus spesa per aiutare quelle fasce di popolazione in difficoltà ha da subito suscitato molte perplessità non solo a livello nazionale ma anche da parte di diversi presidenti di Regione. E’ il caso della Regione Abruzzo che dalle parole di Marco Marsilio, ha espresso  “parere negativo sullo schema di Ordinanza del Capo della Protezione Civile con il quale si 0distribuiscono ai Comuni 400 milioni per distribuire beni alimentari alle fasce deboli della popolazione. Per il Presidente Marsilio si tratta di "risorse scarse, distribuite tramite i Comuni (che si vedranno aggravare il carico delle attività amministrative e burocratiche in un momento in cui la maggior parte dei Comuni è già messa a dura prova) e con modalità che rischiano di essere persino umiliantiâ€. Per il governatore Marsilio “Non è il tempo di distribuire buoni-spesa o pacchi alimentari. Penso che le risorse debbano essere accreditate direttamente sui conti correnti delle famiglie in difficoltà , di tutti quei soggetti costretti a rimanere senza lavoro e senza reddito, senza burocrazia e senza indugioâ€. Non meno critico il primo cittadino aquilano, Pierluigi Biondi che in una nota parla di come “Di fronte a un’emergenza sanitaria mondiale e a un complesso quadro economico nazionale, il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, abbia scaricato demagogicamente ogni responsabilità sugli enti locali, fornendo l’impressione distorta che questi saranno coperti d’oro. In maniera del tutto spregiudicata, il premier ha mescolato due annunci che, oltre a unire fatti non connessi tra loro, stanno instillando nei cittadini la convinzione che i loro portafogli saranno presto riempiti grazie ai sindaci. – spiega Biondi – La realtà è ben diversa. Come già accaduto lo scorso anno verrà anticipata la liquidità , 4 miliardi di euro, derivante dallo sblocco del Fondo di solidarietà comunale, peraltro alimentato dagli stessi Comuni. Nel caso specifico del Comune dell’Aquila – tuona Biondi -, la quota spettante dei 4 miliardi rappresenta una mera anticipazione di cassa che non influisce in alcun modo sui nostri conti, visto che abbiamo approvato il bilancio di previsione entro il 2019, nei tempi di legge e senza proroghe. Si tratta di somme già iscritte nella contabilizzazione dell’ente. Quanto ai 400 milioni, sembra che per i Comuni come L’Aquila ci sarà uno stanziamento di 368mila euro euro ma non è affatto chiaro quale dovrà essere la platea di beneficiari e le modalità con cui sarà erogato il contributo una tantum. Una cifra utile, ma che rappresenta una goccia nel mareâ€. “Faccio sommessamente notare che L’Aquila, 70mila abitanti, conta 28mila nuclei residenti, di cui i 500 più fragili sono già sostenuti dall'ente comunale che, peraltro, non conosce il dato di quanti percepiscono il reddito di cittadinanza perché ne è in possesso l'Inps. Ragioniamo di una somma inadeguata, di un provvedimento più che insufficiente, che si abbatterà sui Comuni già sommersi di responsabilità , mobilitati 24 ore su 24. A ciò si aggiungerà , a causa dell’improvvido annuncio, la delusione per un’aspettativa mancata da parte dei cittadini a cui, in realtà , il Governo sta facendo l’elemosinaâ€.