18 Luglio 2024
Sembrava tutto fatto. Tutto a posto. E invece, a distanza di due giorni, le carte tornano di nuovo in tavola. Dopo l’approvazione, da parte della giunta comunale dello schema di accordo per la risoluzione della convenzione sullo stadio, arriva lo stop del gestore Franco Iachini, amministratore unico della Soleia. L’accordo reso noto dal Comune che dava l’impressione che il lungo film fosse arrivato ai titoli di coda, avrebbe dovuto prendere forma nel prossimo consiglio comunale - tanto che il Club Biancorosso Teramo e i Vecchi Diavoli avevano espresso il loro parere sulla vicenda Bonolis. In una nota i tifosi sottolineavano che «la notizia di un accordo ormai in fase di definizione tra il privato e la pubblica amministrazione, finalizzato all’azzeramento dell’attuale convenzione, rappresenta per noi un decisivo passo in avanti che accogliamo con estrema soddisfazione». E invece no. Arriva la doccia fredda. Iachini sottolinea che «nonostante gli sforzi profusi da ciascuna parte abbiamo preso atto, nostro malgrado, che il Comune non intende svolgere al- cuna trattativa, limitandosi a proporre accordi che possono essere o meno accettati, ma non negoziati». Il gestore fa poi notare che «gli accordi e, dunque, anche le trattative a tal fine necessarie, si fanno in due» e, pertanto, comunica che «la proposta ricevuta martedì dal Comune, per come formulata o, più precisamente, impostata, non è stata accettata e quindi non è stata raggiunta alcuna intesa. Si resta quindi col fiato sospeso anche perché il Teramo, nella domanda d’iscrizione alla serie D, ha inserito Notaresco come sede alternativa al Bonolis evitando così di produrre la fideiussione bancaria richiesta proprio per lo stadio di Piano D’Aaccio. E adesso? Ai posteri l’ardua sentenza.