10 Settembre 2024
Via Longo è il simbolo di disinteresse, una testimonianza viva di come la politica preferisca ignorare la sofferenza piuttosto che intervenire. Perché l’edilizia popolare, nella sua funzione sociale, non si inserisce nelle dinamiche di profitto, non genera guadagni per chi governa. Così, via Longo è stata abbandonata. Due anni di immobilismo, due palazzine evacuate, altre abbandonate all’incuria, appartamenti murati, mentre la comunità si svuota, lentamente dimenticata. E’quanto denuncia Casa del Popolo che, dopo l’ultima assemblea, continua la sua battaglia. “Le persone che vivono a Via Longo - spiega Davide Rosci - affrontano ogni giorno strutture fatiscenti, muffe che avanzano, muri che si sgretolano, soffitti che cedono. Anziani, ormai disillusi, lasciati ad aspettare non più un aiuto, ma semplicemente la fine. Non possiamo accettare che questo gioco sulla dignità e la vita delle persone continui. È una strategia deliberata, un abbandono che crea terreno fertile per speculazioni future, ignorando i bisogni più immediati di chi chiede solo di vivere in una casa decente. Durante l’assemblea, il confronto con l’assessore al patrimonio comunale, Sbraccia, è stato duro. Le sue promesse di 200.000 euro per i lavori di ristrutturazione non hanno convinto. Duecentomila euro sono un’elemosina, non un vero intervento, e con quei soldi si potranno forse sistemare nove appartamenti, mentre il resto del quartiere resterà immerso nel degrado. Anche il progetto PINQUA, che doveva risolvere tutto, si è rivelato un fallimento: solo parole vuote, e nulla è cambiato. Quante altre promesse sono state fatte in passato? Quanti lavori annunciati e mai iniziati? L’assessore Sbraccia ha parlato di un intervento che dovrebbe partire a ottobre, ma la fiducia si è persa da tempo. Via Longo è stanca di parole, vuole fatti. Le promesse non bastano più”. Il 21 settembre, pertanto, Casa del Popolo protesterà in Via Carducci, sotto la sede del Comune, per far sentire la propria voce e per chiedere, in particolare: un recupero integrale delle palazzine ancora abitate. Il rifacimento totale dei nove appartamenti disabitati, per assegnarli finalmente a chi attende una casa da anni. La riqualificazione del quartiere. "A Teramo, l’emergenza abitativa non è un problema temporaneo. È una piaga cronica, ignorata per troppo tempo”, conclude Casa del Popolo.