18 Gennaio 2025
Circa 120.000 posti di lavoro sono a rischio a causa delle crisi aziendali, ma, allo stesso tempo, le aziende faticano a coprire 190.000 posizioni disponibili, nonostante offrano contratti a tempo indeterminato. A novembre 2024 si è registrato un numero record di dipendenti con contratto a tempo indeterminato (16.264.000). Quasi la metà degli imprenditori (49,4%) dichiara di non riuscire a trovare collaboratori, una difficoltà raddoppiata rispetto al 2017. In sintesi, nonostante un aumento dei contratti a tempo indeterminato, le aziende italiane si trovano di fronte a una seria difficoltà nel trovare personale qualificato, creando un paradosso tra posti di lavoro a rischio e posizioni vacanti. A segnalarlo è l'Ufficio studi della Confederazione Generale Italiana dell'Artigianato. Analizzando i dati regionali, l'Abruzzo si colloca al sesto posto per difficoltà di reperimento del personale, con il 53,7% delle imprese che segnalano questa problematica. Tuttavia, la regione mostra un dato in controtendenza rispetto al resto del Paese per quanto riguarda le previsioni di assunzione. Infatti, per il primo trimestre del 2025, l'Abruzzo prevede un aumento delle assunzioni del 2,4%, con 27.600 entrate previste contro le 26.950 dello stesso periodo del 2024. Le province di Teramo e Pescara mostrano una crescita delle assunzioni previste, mentre L’Aquila rimane stabile e Chieti registra un leggero calo. La mancanza di giovani che entrano nel mondo del lavoro e il progressivo invecchiamento della popolazione rappresentano una sfida cruciale per il futuro del sistema economico. Entro il 2028, infatti, ben 3 milioni di addetti andranno in pensione e la loro sostituzione si preannuncia complessa. Il paradosso del mercato del lavoro italiano, quindi, si concretizza in una difficoltà di incontro tra domanda e offerta, un problema che necessita di interventi mirati per garantire la crescita e la competitività del Paese.