10 Febbraio 2025
Dopo la Santa messa celebrata dal vescovo Valentinetti nella chiesa dello Spirito Santo a Pescara, il corteo arriva in piazza martiri Dalmati e giuliani, l’inno d’Italia apre la cerimonia in ricordo dei cittadini italiani trucidati nelle foibe dai partigiani iugoslavi tra il '43 e il '47 e l'esodo giuliano dalmata. Alle vittime la deposizione della corona d’alloro, il 10 febbraio nel giorno del trattato di Parigi del 1947, quando l’Italia sconfitta perse le terre del confine orientale. «Tutto questo sia da monito per fare in modo che quello che è successo non si ripeta più, ha detto il sindaco di Pescara Carlo Masci, purtroppo sistematicamente si ripete perché il mondo è pieno di odio, rancore, tragedie, drammi. Ciascuno di noi, come dice papa Francesco, deve essere costruttore di pace: dobbiamo costruire ponti e non muri, dobbiamo unire le persone e credo che la giornata del ricordo sia proprio la giornata che unisce». Il corteo arriva poi in piazza Italia per ricordare il questore reggente di Fiume Giovanni Palatucci, circa 5000 il numero di ebrei che Palatucci aiutò a salvarsi durante la sua permanenza a Fiume, morto infine nel campo di concentramento di Dachau, il 10 febbraio 1945. «Aiuta a scaldarsi durante la sua permanenza al fiume morto infine nel campo di concentramento di Dachau il 10 febbraio 1945. «È stato l’ultimo questore d’Italia a Fiume, è un uomo che ha dedicato sé stesso, ed effettivamente ha dedicato la sua vita, ha dato la sua vita per salvare altri. Così il questore di Pescara Carlo Solimene. Poteva salvarsi, tutti sanno che aveva una macchina; era stato invitato da un console in Svizzera ha preferito dare i due posti all’interno dell’auto per salvare altre due persone che poi hanno contribuito a ricostruire la figura carismatica di questo importantissimo funzionario di Polizia. Molti parlano di cinquemila persone tratte in salvo ma se anche fossero un decimo di queste, secondo me l’opera è eccezionale». Fondamentale il coinvolgimento delle giovani generazioni, ed è proprio a loro che è stato dedicato l’evento conclusivo della giornata, in sala consiliare, la proiezione del video «Il 900 dimenticato» a cura dell’associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia. «Noi abbiamo la fortuna di essere molto appoggiati e sostenuti sempre dalle istituzioni del nostro territorio e i giovani, indubbiamente, sono i destinatari più importanti. Speriamo che conoscano, comprendano, capiscano e poi mettano in atto dei comportamenti corretti, da veri cittadini».