11 Febbraio 2025
Oltre 624mila chiamate arrivate al Numero Unico di Emergenza (Nue) nel corso del primo anno di attività della Centrale Unica di Risposta in Abruzzo di cui per la metà non è stato necessario l'inoltro della chiamata alle forze di pronto intervento. Sono i dati che emergono nel corso del consuntivo operativo del NUE 112 che si è svolto all'Emiciclo e che ha voluto tirare le somme di 12 mesi intensi. «Un anno sicuramente molto intenso – ha commentato il direttore dell’Agenzia regionale di Protezione civile Mauro Casinghini -. Abbiamo iniziato esattamente un anno fa questa importante parentesi della sicurezza in Abruzzo, allineandoci a livello nazionale. Sono state oltre 620mila le chiamate che sono arrivate al Numero Unico di Emergenza, ed importante è stato il filtro perché di queste 620mila chiamate più della metà sono rimaste alla centrale operativa perché non di emergenza, le cosiddette ‘improprie’. L’altra metà sono state, invece, inoltrate alle centrali di secondo livello, quindi alle forze dell’ordine che rispondono alle emergenze». Casinghini poi che lascerà l'incarico di capo dipartimento della Protezione civile presumibilmente a marzo, ha voluto tracciare un bilancio di quanto è stato fatto nel suo dipartimento: «Immagino di lasciare una Protezione civile di cui l’Abruzzo deve andare orgoglioso, soprattutto una Protezione civile che è all’altezza di questa regione, dato anche il grande tributo che questa ha pagato in termini di sofferenza durante gli ultimi anni – ha dichiarato alla stampa -. Lascio una Protezione civile molto cresciuta anche nei numeri, perché ha un organico importante. È un’agenzia autonoma, organizzata per poter rispondere davvero alle emergenze. La lascio in mano a colleghi molto validi, seri, motivati e anche molto giovani, che certamente porteranno avanti la Protezione civile regionale al di là di chi sarà poi il direttore che guiderà questa barca».