11 Febbraio 2025
É la fotografia di un consiglio comunale spaccato, dilaniato da una visione opposta della cosiddetta buona amministrazione, quella che viene restituita ieri alla città al termine della seduta straordinaria di ieri che al centro aveva un tema che avrebbe dovuto unire la classe politica aquilana, quello della vulnerabilità sismica degli edifici scolastici. Ed invece, ad andare in scena, è stato l''ennesimo muro contro muro, l'ennesimo segnale che anche su argomentazioni così delicate la politica comunale non fa ne un passo indietro, ne uno in avanti, rimanendo ferma sulle proprie posizioni. E' cosi che dopo aver ascoltato gli interventi tecnici del prof Berardino Chiaia, ordinario di Scienze delle costruzioni al Politecnico di Torino, quelle dell'ingegnere Antonello Salvatori, docente di Costruzioni in zona sismica all’Università dell’Aquila, del titolare dell'Usra Provenzano e di Roberto Fico, seguiti da quelli di Luca Barbetta del comitato scuole sicure è stata la volta della politica con le posizioni nette e contrarie del Senatore Fina che ha annunciato l'arrivo in città di parlamentari da tutta Italia per far conoscere lo stato delle scuole aquilane e del Consigliere dem Pierpaolo Pietrucci. Poi i consiglieri comunali che alla fine hanno votato ognuno il proprio distinto ordine del giorno bocciando quello della parte cosiddetta «avversaria», come se la vulnerabilità sismica degli edifici avesse un colore politico ben distinto. Eppure è quello che è accaduto con la sconfitta di entrambi gli schieramenti e con l'unico consigliere che ha chiesto di votarli entrambi, leggasi Enrico Verini, che è stato beatamente ignorato. Ad uscirne fuori è l'ennesima sconfitta di un sistema che riesce a litigare anche su temi cosi delicati. C'era bisogno di unitarietà ieri ed invece quel che si è visto è l'ennesimo scontro tra parti con interventi scomposti di alcuni consiglieri.