11 Febbraio 2025
Il consigliere regionale del Pd, Dino Pepe, annunciando la nascita di un Comitato per difendere il reparto di Ginecologia dal presunto declassamento di Ginecologia, e in generale del presidio Val Vibrata, prosegue a lanciare accuse alla politica regionale. L’iniziativa parte dal sindaco Andrea Luzii. Al comitato civico stanno aderendo cittadini, ex medici, ex amministratori locali, sigle sindacali, associazioni, movimenti e altri gruppi. L’auspicio è che anche tra i sindaci e i consiglieri provinciali e regionali ci siano adesioni utili a dare forza all’iniziativa e dopo la costituzione ufficiale dell’organismo, valutare eventuali azioni legali contro la delibera contestata per bloccarne l’efficacia. Pepe lancia tuttavia anche una frecciatina riguardo la presunta intenzione del centro destra di voler far spazio alle cliniche private in Val Vibrata. Non finisce qui perché il presidente della commissione regionale sanità, Paolo Gatti (FdI), dichiara che «l’annunciata risoluzione del consigliere Dino Pepe sul presunto declassamento dell’ospedale di Sant’Omero troverà il suo parere e voto contrari poiché oltre ad essere un fulgido esempio della peggiore strumentalizzazione, rappresenta la negazione più totale della realtà dei fatti», dice Gatti. E arriva la controreplica di Pepe: «Il Presidente della Commissione regionale sanità, dal quale ci saremmo aspettati ben altra risposta alle preoccupazioni dei cittadini, dei sindaci, dei sindacati, degli operatori e soprattutto dei pazienti, tenta di argomentare, riproponendo il ritornello della Consigliera Rossi, che si tratta solo di una targhetta in meno. Una targhetta in meno, Consigliere Gatti, che comporta un Primario in meno e meno autonomia organizzativa ed economica per quel reparto, quindi un declassamento» conclude Pepe.