12 Febbraio 2025
La Asl di Teramo ha superato pienamente gli obiettivi regionali per il 2024 riguardo l'assistenza domiciliare integrata, superando il numero di assistiti previsto nell’ambito del Pnrr e ottenendo i livelli più alti registrati in Abruzzo. Il tema, molto caro all'azienda sanitaria specie dopo il decreto ministeriale che inquadra la casa come primo luogo di cura, è anche oggetto della missione 6 del PNRR, che richiede di prendere in carico entro la metà del 2026 almeno il 10% della popolazione di età superiore ai 65 anni. Il risultato è stato raggiunto con successo e in netto anticipo, con l'attivazione delle cure domiciliari per 7.493 pazienti ultra 65enni, più del 10% della popolazione di riferimento, che ammonta ad un totale di oltre 73 mila unità. Sul totale di 7.493 circa il 31% dei pazienti inclusi dall'ADI sono residenti a Teramo, il 21% a Nereto, il 20% a Roseto, il 18% ad Atri e il 10% a Montorio, con una distribuzione tra i due sessi a favore delle donne che in termini percentuali rappresentano il 61%. La presa in carico tramite ADI, specificano dalla Asl, prevede che il paziente presenti una condizione di fragilità o sia affetto da patologie trattabili a domicilio, tra cui le patologie croniche neurologiche, cardiovascolari, metaboliche, oncologiche e respiratorie. Le prestazioni rese dagli operatori della Asl, invece, sono prettamente di natura infermieristica, riabilitativa, socioassistenziale, logopedica, neuro-psicomotoria. “La Asl di Teramo, in linea con le normative ministeriali e regionali, è costantemente protesa a rafforzare tutta l’assistenza territoriale e in particolare la presa in carico a domicilio dei propri assistiti, sempre nell’ottica della “vicinanza” al malato”, commenta il direttore generale della ASL Maurizio Di Giosia, “di certo non ci fermiamo: a breve potenzieremo l’utilizzo della telemedicina e adotteremo la cartella clinica informatizzata, in modo da aumentare la qualità delle cure e la sicurezza dei pazienti”.