12 Febbraio 2025
Sta facendo discutere a L’Aquila la graduatoria per i finanziamenti previsti dall’avviso “Grandi Eventi 2024” della Regione Abruzzo e che vede la manifestazione del “Jazz italiano per le Terre del Sisma” grande esclusa a causa della carenza di fondi disponibili. La kermesse, nata come simbolo di rinascita culturale grazie all’input dei jazzisti italiani e con Paolo Fresu tra i primi organizzatori, non è rientrata neanche nei fondi previsti dall’altro avviso, più generico, dedicato agli eventi culturali. Soffermandoci sul bando Grandi Eventi 2024, andando a consultare gli allegati della graduatoria, si scopre che l’evento perde punti sulla rilevanza nazionale e non ottiene il massimo per quanto riguarda la longevità. Sul tema, interpellato, il commento del presidente della Regione Abruzzo Marco Marsilio: «E’ improprio chiedere alla politica di commentare o di giudicare l'attribuzione di punteggi che viene fatto da commissioni, se mai la politica si intromettesse nella valutazione di questi progetti e nell'attribuzione dei punteggi sarebbe non solo inopportuno ma addirittura illegale. Ciò che conta molto nell'attribuzione di questi punteggi e nei criteri che sono stati indicati dalla legge è soprattutto la storicità, l'anzianità dell'evento e questo, naturalmente, non premia una manifestazione pure importante che però non ha una lunghissima storia alle spalle. Io credo che la manifestazione si sia conquistata in questo decennio anche un carattere nazionale, però tecnicamente avrebbe potuto avere un solo punto in più e non avrebbe comunque scalato la classifica in maniera sufficiente da ottenere i fondi.». Se per Marsilio, dunque, la manifestazione sarebbe penalizzata da dei “tecnicismi”, per Stefano Morelli, Segretario comunale Forza Italia L'Aquila, si tratta di una “scelta politica”, sottolineando come «si ignori la composizione della commissione di valutazione essendo stata nominata attraverso una determina dirigenziale non reperibile sul portale trasparenza della Regione Abruzzo». Dunque, Morelli chiede al consiglio comunale ed al sindaco Pierluigi Biondi di attenzionare il tema che, precisa, «è un gravissimo danno d'immagine soprattutto in vista di “L'Aquila capitale della cultura 2026”».