13 Febbraio 2025
Trasferire agli insegnanti le competenze necessarie per la gestione delle esigenze degli alunni con diabete, diffondere la giusta conoscenza della patologia diabetica per promuovere un ambiente scolastico inclusivo. Questi gli obiettivi del progetto connessione: un corso di formazione dedicato al personale docente delle scuole abruzzesi promosso dall’assessorato alle politiche sociali di Regione Abruzzo, dall’Ufficio scolastico regionale e dall’associazione Bambini con diabete e famiglie. «Formeremo oltre duecento docenti per la prima annualità ma la nostra idea è quella di proseguire nel prossimo quinquennio e arrivare ad un migliaio di docenti formati sul territorio abruzzese». Così l’assessore regionale alla formazione Roberto Santangelo. «Un obiettivo che ci pone come leader a livello nazionale grazie alla sinergia tra ufficio scolastico regionale, assessorato alla formazione e terzo settore. Con questo progetto puntiamo a risolvere i problemi quotidiani delle nostre famiglie». «Un plauso ai docenti che si sono messi in gioco su tematiche che non sono quelle prettamente scolastiche - ha dichiarato il direttore dell’Ufficio scolastico regionale Massimiliano Nardocci - è evidente che c’è un forte interesse per la cura degli studenti». Sono 120 le famiglie in carico all’associazione Bambini con diabete e famiglie, spiega la responsabile Francesca Cipollone: «Questo traguardo è stato fondamentale per favorire l’inclusione dei bambini all’interno delle scuole, farli sentire sereni, affrontando la giornata scolastica in tranquillità». Il corso che si compone di una parte teorica e di una pratica affronta nello specifico i temi inerenti al diabete come alimentazione e attività fisica, oltre ad offrire le competenze necessarie per fronteggiare situazioni d’emergenza come il calo improvviso del picco glicemico. «Un bambino che ha il diabete può avere necessità di urinare più spesso - spiega il professor Stefano Tumini, responsabile del servizio regionale di diabetologia pediatrica - un’esigenza che può essere negata da parte dell’insegnante che non conosce la patologia. Uscire più volte durante la lezione può essere considerato un atteggiamento pretestuoso del ragazzo. Il corso prevede dunque delle conoscenze di base molto semplici che tuttavia migliorano l’inserimento scolastico, la qualità della vita del bambino a scuola e conseguentemente anche della famiglia. Durante la formazione pratica si parlerà anche di conoscenze più specifiche come la gestione dei farmaci salvavita, dal momento che il corso è abilitante ai sensi delle normative sulla sicurezza nei luoghi di lavoro». Il progetto prevede lo stanziamento di quattordicimila euro per la prima annualità e mira alla formazione di oltre duecento docenti. Quattro gli istituti scolastici individuati nelle quattro province abruzzesi. L’istituto comprensivo 4 di Chieti, data del corso: il 19 febbraio; il liceo scientifico Marie Curie di Giulianova: il 28 febbraio; l’istituto superiore Ettore Majorana di Avezzano, il 5 marzo e il comprensivo statale Villa Verrocchio di Montesilvano, il 10 marzo. Con orario dalle 14:30 alle 19:00. «Sono fondi delle progettualità speciali dell’assessorato alle politiche sociali - spiega ancora l’assessore Santangelo - Questa è la dimostrazione di come con poco si può incidere molto sulla risoluzione di problematiche della nostra società».