24 Marzo 2025
Le fiamme accendono, ancora, la notte sulmonese: mancavano pochi minuti alle cinque, ieri, quando in via Patini una jeep Renegade, in uso ad un quarantenne pregiudicato e legato allo spaccio di droga in città, va a fuoco. Le esplosioni si avvertono nitide e il rischio è che i mezzi parcheggiati vicino restino coinvolti nell’incendio. I vigili del fuoco, per fortuna, riescono ad evitare il peggio, ma quello che resta sulla strada sono le ceneri dell’auto e di una città che non può certo considerarsi un’isola felice. Quello di ieri, di natura verosimilmente dolosa, è infatti il terzo incendio in una settimana, legato, ritengono gli inquirenti, in modo evidente a quello che l’altro sabato avvolse nelle fiamme una Matiz in via della Cona. Il ventisettenne che aveva in uso l’utilitaria aveva raccontato ai carabinieri che nei giorni precedenti era stato minacciato proprio dal quarantenne che ieri è stato vittima dell’atto incendiario. E che si tratti probabilmente di una ritorsione, lo lascia capire il fatto che ieri mattina, poche ore dopo il rogo, il quarantenne si sarebbe recato a casa del ventisettenne munito di martello e forbici per consumare la sua vendetta e per minacciare il giovane perché entro venerdì, così gli avrebbe detto, dovrà versargli i 12mila euro del valore dell’auto bruciata. I carabinieri di Sulmona comandati dal maggiore Toni Di Giosia stanno ora raccogliendo prove ed indizi per capire bene chi altri è coinvolto in questa guerra tra spacciatori che dura ormai da mesi. Nonostante i tredici arresti e i chili di droga sequestrati da inizio anno. La procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un fascicolo contro ignoti con le ipotesi di reato di incendio doloso e tentata estorsione. Al momento non ci sono misure cautelari disposte, sperando che nel frattempo la situazione non diventi più incandescente di quanto lo è già.