17 Aprile 2025
Una ventata di ottimismo per il settore zootecnico abruzzese giunge dall'annuncio del Vicepresidente della Regione, Emanuele Imprudente: sono stati messi a bando tre importanti lotti pascolivi all'interno delle rinomate Foreste demaniali regionali. Un'opportunità concreta per gli allevatori del territorio, che potranno beneficiare di oltre 600 ettari complessivi distribuiti tra le aree di Scanno, Barrea e Bussi sul Tirino. L'iniziativa, presentata come un sostegno vitale per l'economia montana e per la valorizzazione delle produzioni locali, mette a disposizione risorse naturali di pregio. I due lotti situati nel cuore del Parco Nazionale d'Abruzzo, Lazio e Molise (Scanno e Barrea) e il terzo, non meno importante, nell'area di Bussi sul Tirino, rappresentano un'occasione per gli allevatori di accedere a pascoli di qualità in contesti naturalistici di elevato valore. La Regione ha stabilito criteri di partecipazione ben precisi. Gli aspiranti concessionari dovranno dimostrare di essere Imprenditori Agricoli Professionali in regola, iscritti alla Camera di Commercio e in possesso di una situazione contributiva e previdenziale impeccabile. Un ulteriore requisito riguarda il numero di capi di bestiame, che dovrà essere congruo al carico minimo previsto per ciascun lotto. Condizioni che mirano a garantire una gestione responsabile e sostenibile delle aree pascolive. La durata della concessione, fissata in sei anni, offre una prospettiva di medio termine agli allevatori, consentendo loro di pianificare con maggiore serenità le proprie attività. Un aspetto da non sottovalutare in un settore spesso caratterizzato da incertezze. La scadenza si avvicina: gli allevatori interessati dovranno affrettarsi a presentare le proprie manifestazioni d'interesse entro il termine perentorio delle ore 24 del prossimo 28 aprile. Un lasso di tempo relativamente breve che impone una rapida mobilitazione da parte degli operatori del settore. L'iniziativa della regione Abruzzo rappresenta indubbiamente una boccata d'ossigeno per l'allevamento locale, offrendo l'accesso a pascoli di qualità in aree di pregio ambientale. Sarebbe, però, opportuno un monitoraggio attento sull'effettiva gestione di queste aree. Se da un lato la concessione può favorire la pastorizia e la produzione di eccellenze locali, dall'altro è fondamentale garantire che il pascolo avvenga nel pieno rispetto della biodiversità e degli equilibri ecosistemici di queste foreste demaniali. L'attenzione dovrà essere massima affinché questa opportunità non si traduca in un impatto negativo sul patrimonio naturalistico, ma anzi possa rappresentare un modello di sinergia tra attività zootecnica e tutela ambientale.