22 Aprile 2025
Al centro del modello di turismo esperienziale, in forte crescita negli ultimi decenni, non c'è la destinazione turistica ma bensì l'esperienza del viaggiatore, che sempre più spesso rifugge mete troppo affollate preferendo la natura e gli itinerari da percorrere con mezzi di mobilità alternativa ed ecologica. E' proprio il turismo esperienziale il tema cardine del nuovo bando della Regione Abruzzo, al centro del nuovo avviso pubblicato nell’ambito del Programma Operativo Complementare. L’avviso denominato “Supporto alle microimprese per servizi collegati ai territori percorsi dalle Ciclovie e dai Cammini”, finanzia progetti di innovazione in campo turistico, tradotti sempre più spesso in nuovi prodotti e servizi oltre al miglioramento dei modelli di business delle attività turistiche esistenti e già attive sul territorio. L’obiettivo finale del bando è quello di incrementare l’appetibilità turistica del territorio abruzzese, forte della nomea di "polmone verde d'Europa" e contestualmente di incentivare l’attività imprenditoriale. Sono oltre 9,2 i milioni di euro che l'avviso mette a disposizione, rivolgendosi in particolar modo alle micro imprese turistiche, ossia le realtà economiche volte alla produzione e alla commercializzazione di prodotti, di servizi e di infrastrutture che partecipano alla creazione di quella che è l'offerta turistica della Regione Abruzzo. Seguendo alcuni esempi virtuosi già messi in atto da numerose imprese in tutto il mondo, i progetti che puntano a beneficiare del bando regionale dovranno favorire la partecipazione diretta dell’ospite alle attività, integrando la proposta con momenti culturali come musica, danza e teatro, oppure dovranno essere rivolti allo sviluppo del cosiddetto "Family tourism", quella branca che propone attività e servizi per tutte le età. In ultima battuta, i progetti saranno ammessi anche se riguardano lo sviluppo del "Wellness tourism", il turismo del benessere, nello specifico tramite una concreta valorizzazione dei luoghi dove sorgono le attività, nella componente naturalistica, artistica e culturale, ovviamente con un profondo coinvolgimento dei visitatori e ponendo la massima attenzione al racconto del territorio. Il contributo pubblico previsto nell’avviso può arrivare fino all’80% delle spese riconosciute e ammissibili e comunque non oltre i 150 mila euro.