19 Aprile 2025
Ridurre da dieci a cinque anni il tempo minimo di residenza richiesto per ottenere la cittadinanza italiana, è questo al centro dell'ultimo dei 5 quesiti referendari sui quali i cittadini italiani saranno chiamati a esprimersi l'8 e 9 giugno. Il quesito è sostenuto e promosso dal comitato territoriale "Referendum Cittadinanza Abruzzo", che vede tra i membri: CGIL, ARCI, Giovani Democratici, Radicali, PSI, Europa, Rifondazione Comunista, Libera, SI, PD, Coordinamento Nazionale Comunità Accoglienti e Associazione per gli Studi Giuridici sull’Immigrazione. Il referendum sulla cittadinanza italiana, non andrebbe a modificare gli altri requisiti già stabiliti dalla normativa vigente quali: la conoscenza della lingua italiana, il possesso negli ultimi anni di un consistente reddito, l’incensuratezza penale, l’ottemperanza agli obblighi tributari e l’assenza di cause ostative collegate alla sicurezza della Repubblica. "Allineiamo l'Italia ai maggiori Paesi Europei", è questo l'invito dei membri di "Referendum Cittadinanza Abruzzo".«Si tratta di un quesito molto importante, in quanto da dignità 5 milioni di persone che vivono in Italia, ma che non hanno la cittadinanza italiana a causa della legge del 1992», sostiene il Referente Regionale del Comitato “Referendum Cittadinanza Abruzzo” Monaim Moutamid, «Il quesito è molto semplice, parla di una riduzione degli anni per l’accesso alla domanda di cittadinanza da dieci a cinque anni, più i tre anni necessari affinché ci siano tutti i tempi giudiziari per la consegna della cittadinanza, quindi da 13 diventeranno otto anni». «Sarà molto importante ridurre, per le persone che lavorano, studiano e pagano le tasse nel nostro Paese, l’accesso alla cittadinanza italiana. Siamo sicuri di una risposta positiva da parte delle persone» afferma Moutamid, «La situazione del Paese, il tessuto sociale italiano, sono cambiati tantissimo rispetto al ‘92, e oggi al Referendum avremo sicuramente una vittoria del sì, però dobbiamo portarlo in tutti i territori del Paese, della nostra regione, e farlo conoscere a tutte le persone», conclude.