13 Maggio 2025
Un nuovo protocollo d’intesa per la prevenzione e il contrasto della criminalità ai danni delle banche e della clientela è stato sottoscritto dal prefetto Flavio Ferdani e dal dottor Marco Jaconis alla presenza dei vertici delle forze di polizia e dei rappresentanti degli istituti di credito del territorio. Il documento rappresenta l’aggiornamento della precedente intesa sottoscritta ad aprile 2024 e rafforza ulteriormente la collaborazione tra Prefettura di Pescara forze di polizia e Abi nel contrasto ai fenomeni criminosi che interessano gli istituti bancari. «Vogliamo perfezionare ulteriormente lo scambio di informazioni tra banche e forze di polizia – spiega Marco Iaconis, coordinatore OSSIF, centro ricerca Abi Sicurezza anticrimine - In particolare ovviamente arginare potenziali situazioni di rischio e poi c’è l’impegno concreto dalle banche a dotare ogni agenzia di adeguate misure di sicurezza, sia sotto il profilo dell’antirapina che della protezione dagli attacchi agli ATM. L’unico attacco agli ATM è andato fallito proprio a dimostrazione dell’efficacia del sistema di sicurezza. La novità di quest’anno è l’introduzione di uno scambio di conoscenze anche in tema di intelligenza artificiale o per le potenzialità in termini di prevenzione che può offrire questo strumento». Così il prefetto di Pescara Flavio Ferdani: «Abbiamo rinnovato questo protocollo con Abi in un’ottica di cooperazione istituzionale, assolutamente consolidata, nell’obiettivo di svolgere insieme un’attività più attenta per quanto riguarda la prevenzione, perché l’evoluzione della criminalità è sempre portata a cercare soluzioni che possano, in qualche modo, compiere degli atti illeciti e quindi da parte di quello che la squadra delle istituzioni, quindi forze dell’ordine Prefettura e mondo bancario, c’è la necessità di individuare continue contromisure proprio per impedire che questi reati si commettono. Oltre agli atti fisici, gli attacchi agli ATM o comunque eventi diretti, in questo caso, il protocollo prende in esame anche la possibilità di contrastare quei reati di natura informatica che comunque hanno un effetto impattante sul mondo bancario. La cooperazione con le forze dell’ordine ci consente di fare un’analisi ed un monitoraggio di questi eventuali tentativi e adottare le contromisure necessarie».