19 Giugno 2025
Presentato a Teramo, nella cornice dell'aula delle Lauree del Polo D'Annunzio, il Rapporto annuale della Banca d’Italia sull’economia dell’Abruzzo. Alla presenza di esperti di Banca D'Italia, della Corte dei Conti e dell'ateneo cittadino, sono stati presentati i principali risultati delle analisi svolte oltre a una breve sintesi del documento. L'andamento dell'economia abruzzese è risultato, tutto sommato, positivo ma ha mostrato anche dei punti carenti legati, in massima percentuale, a dinamiche e contesti che, più che al campo nazionale, si rifanno agli attuali scenari geopolitici internazionali. «In Regione l'industria ha avuto qualche difficoltà - commenta il direttore della filiale aquilana Giovanni Giuseppe Ortolani - tuttavia i servizi hanno dimostrato una buona resilienza, con il turismo ancora in progressione dalla crisi pandemica e le famiglie che, nei consumi, hanno visto una moderata crescita. Questa crescita del potere d'acquisto - precisa il direttore - è data soprattutto al calo dell'inflazione.» Cresce il PIL e decresce la disoccupazione, ma per quanto riguarda il clima di fiducia del comparto maifatturiero non si evidenzia un buon risultato. A pesare particolarmente, in Abruzzo, è stata la contrazione della produzione del comparto automotive, che crolla del 5,6 % nelle esportazioni. Migliora sensibilmente, però, la compravendita di immobili, legata anche alle condizioni di finanziamento in merito, con i nuovi mutui che hanno visto una crescita di quasi 11 punti percentuali. «Altri segnali incoraggianti sono l'occupazione in crescita, soprattutto quella di buona qualità, ma non per il mondo femminile. In prospettiva - chiude Ortolani - ci sono forti rischi ma la Regione ha degli ottimi fondamentali, per cui investendo nelle competenze e nell'innovazione, si prospetta un futuro di crescita inclusiva e sostenibile.»