20 Giugno 2025
Il Consiglio di Stato ha confermato la sospensione della circolazione dei bus elettrici sulla Strada Parco, già disposta dal Tar Abruzzo lo scorso maggio, ma ha subordinato la validità della misura a una fideiussione bancaria di 50mila euro al mese da parte del Comitato “Strada Parco Bene Comune”. La controversia riguarda la linea V1 “La Verde” della Tua, l’azienda regionale dei trasporti, attivata in modalità provvisoria lo scorso 28 aprile sul tracciato che un tempo ospitava la linea ferroviaria e oggi è utilizzato quotidianamente da pedoni e ciclisti. Il Tar aveva accolto il ricorso del Comitato cittadino, che sollevava preoccupazioni per la sicurezza e la mancanza di collaudi, disponendo la sospensione del servizio in attesa del giudizio di merito. Tua aveva impugnato la decisione chiedendo un decreto urgente, ma il Consiglio di Stato, nel pronunciamento pubblicato ieri, ha sì mantenuto il blocco, ma imponendo al Comitato una garanzia economica per coprire eventuali danni a carico dell’azienda. Tra questi: perdite per mancata vendita di biglietti e l'utilizzo di autobus diesel in sostituzione, che comporterebbero maggiori livelli di inquinamento. Il Comitato avrà ora dieci giorni per presentare una fideiussione inizialmente valida per sei mesi, e rinnovabile fino alla conclusione del processo, il cui esito resta sospeso. L’udienza di merito al TAR è prevista per il 22 maggio 2026, anche se il Consiglio di Stato ha sollecitato una data più ravvicinata, vista la delicatezza della vicenda e i suoi riflessi su mobilità e ambiente. La Strada Parco è da anni al centro di un acceso dibattito. Realizzata su un vecchio tracciato ferroviario dismesso negli anni '80, è oggi un’area verde urbana tra Montesilvano e Pescara, molto amata dalla cittadinanza. Nonostante i 31 milioni di euro stanziati dal Cipe nei primi anni 2000 per il progetto di trasporto pubblico su corsia riservata, l’area è stata riutilizzata come spazio pedonale e ciclabile. Da qui l’opposizione del Comitato, che da anni si batte per la tutela dell’ambiente e dell’uso pubblico del percorso. La decisione del Consiglio di Stato rappresenta dunque una vittoria a metà per il Comitato: la sospensione è stata confermata, ma al prezzo di un impegno economico oneroso, che potrebbe pesare sulle prossime mosse legali e riaprire il dibattito sulla gestione dei beni comuni urbani. «Ribadiamo la nostra piena fiducia nella magistratura amministrativa - ha dichiarato il presidente della Tua, Gabriele De Angelis - che ha riconosciuto le esternalità positive del servizio e, quindi, del potenziale danno derivante dalla sua sospensione. Il nostro obiettivo resta la piena attivazione della Linea Verde e la valorizzazione del tracciato a favore della mobilità sostenibile». A questo si è aggiunto il direttore generale dell'azienda di trasporti, Maxmilian Di Pasquale che ha detto: «Il provvedimento dà concretamente atto del danno ambientale ed economico causato dalla mancata attivazione della linea La Verde e, in futuro, dall'entrata in funzione del filobus. È un passaggio che rafforza le nostre ragioni e l'impegno per un trasporto pubblico innovativo, elettrico e rispettoso dell'ambiente».