24 Giugno 2025
Scelto lo scenario d'intervento (con l'impermeabilizzazione dei luoghi concetto portante), l'avvio effettivo dei lavori per la messa in sicurezza del sistema complesso del Gran Sasso è ancora di là da venire. Ma nel momento in cui le opere partiranno è innegabile che ci sarà da fare I conti con delle difficoltà legate alla gestione del traffico sotto il Traforo del Gran Sasso. La struttura commissariale per la sicurezza del sistema idrico, guidata da Pierluigi Caputi, assieme a quella deputata alla sicurezza delle autostrade abruzzesi (con a capo Marco Corsini) stanno già mettendosi all'opera per non farsi trovare impreparate. «I tempi ottimistici previsti sono di un anno e mezzo per fare una galleria - spiega Pierluigi Caputi - però stiamo anche lavorando in una prospettiva di unificazione dei commissari, per fare sì che la galleria, una volta realizzata, sia percorribile a doppio senso di circolazione. Questo significherebbe che l'interruzione durerebbe solo per una galleria e non per fare i lavori su ambedue le canne». Per alleggerire il carico di traffico sulla A24 sarebbe poi importante avere una viabilità alternativa dedicata soprattutto al trasporto pesante. E anche su questo, il Commissario Pierluigi Caputi è chiaro: il piano allo studio sarebbe deviare i flussi sull'autostrada A14. «Le soluzioni alternative, siccome non esiste la bacchetta magica, sono la viabilità esistente - dice Caputi - essendo certi, come mi ha assicurato il presidente, ed al presidente lo ha assicurato il ministero, che anche la A14 dovrebbe essere perfettamente percorribile per l'inizio dei lavori [sul sistema Gran Sasso, nda]». «Questo significherebbe che - conclude Caputi - almeno per il trasporto pesante c'è una via alternativa. Se non ci fosse il trasporto pesante [nel Traforo del Gran Sasso, nda] chiaramente i tempi di attesa alle gallerie si ridurrebbero drasticamente, e la cosa diventerebbe non certo agevole, ma almeno tollerabile».