24 Giugno 2025
Dopo l'annuncio dello stato di agitazione del personale ASL della Medicina Penitenziaria del carcere di Castrogno a Teramo, si è svolto l'atteso tavolo in Prefettura per dibattere delle annose criticità della struttura dal punto di vista del personale sanitario, anche alla luce degli ultimi fatti di cronaca che hanno visto proprio il penitenziario come cornice. Le richieste di FP CGIL erano nuovi concorsi per sostenere il reparto con nuovi operatori sanitari e un nuovo protocollo d'intesa per coordinarne le attività. «Un accordo che possiamo definire una vittoria - commenta il delegato FP CGIL Marco Di Marco - tanto è vero che abbiamo ritirato lo stato di agitazione perché le nostre richieste sono state accolte, c'è stata massima disponibilità e apertura sia da parte della ASL che da parte della direzione del carcere. Noi sostanzialmente - continua Di Marco - chiedevamo di bandire un concorso per incrementare il personale a tempo indeterminato, il personale sanitario, all'interno della medicina penitenziaria e venisse definito un protocollo di intesa tra le parti, ossia la ASL e la direzione del carcere, per definire quelle che sono le attività all'interno del carcere in maniera uniforme ed univoca che non crei più contrasti né tra la polizia penitenziaria, che svolge un ottimo lavoro nonostante sia di sotto degli standard richiesti e tra il personale sanitario. Noi crediamo - chiude Di Marco - che questo passaggio, che quella realizzazione di questo protocollo possa creare i presupposti per una convivenza proficua all'interno di questa difficile realtà.» Una vittoria di grande importanza per la struttura che, ricordiamo, vede la presenza di quasi 450 detenuti a fronte dei 270 previsti e che soffre di un sottorganico nella polizia penitenziaria di ben 80 unità.