24 Giugno 2025
Si rinfiamma il dibattito intorno allo stabilimento Purem di Castellalto, nel teramano, che vede un totale di ben 46 lavoratori che, tra circa 100 giorni, vedranno il licenziamento e la chiusura del polo produttivo. A seguito della decisione, da parte dell'azienda multinazionale, di rinviare l'incontro con le sigle sindacali previsto per il 23 giugno, è stato proclamato da FIOM CGIL e FIM CISL di Teramo, insieme alla rappresentanza sindacale unitaria, un pacchetto di 12 ore di sciopero a partire dal lunedì 24 giugno alle 12. «In questo momento la produzione è ferma - spiega Natascia Innamorati, segretaria generale FIOM CGIL Teramo - lo sciopero è partito oggi alle ore 12, motivo della proclamazione dello sciopero è che avevamo ieri un incontro calendarizzato per far partire quella che è una trattativa sulla notizia nefasta che l'azienda ci ha comunicato il 10 giugno e quindi licenziamenti collettivi e quindi la chiusura del sito, ha posticipato un incontro a venerdì 27. Hanno addotto il tema di impegni improrogabili - continua Innamorati - noi invece riteniamo che sia assolutamente strumentale perché sappiamo che l'azienda deve far partire un carico giovedì pomeriggio per cui probabilmente si voleva assicurare una pace tra virgolette fino a quando il carico non fosse partito.» Le organizzazioni sindacali hanno contestato l'atteggiamento dell'azienda, che, scrivono "continua a giocare con il futuro di 46 lavoratrici e lavoratori, mettendo le vite delle persone in bilico solo per tutelare logiche di profitto". La situazione, giudicata intollerabile, continua a generare tensione e incertezza. «Riteniamo - chiude Natascia Innamorati - che sia un atteggiamento totalmente arrogante, scorretto e le minacce le rimandiamo al mittente perché aspettiamo proprio che l'azienda torni indietro su quello che fino adesso ci ha comunicato. Probabilmente faremo una fiaccolata giovedì sera, il giorno prima dell'incontro con l'azienda per vedere se in qualche modo i tedeschi si muovono a compassione.»