09 Ottobre 2025
62 anni dal disastro del Vajont, in cui una frana di 260 milioni di metri cubi di roccia provocó la distruttiva inondazione che distrusse gli abitati dell'omonimo fondovalle, provocando la morte di 1917 persone. Un evento tanto distruttivo da scuotere l'Italia e il mondo per la forza delle immagini provenienti dall'area interessata, e che viene ricordato ancora oggi tra i massimi esempi di tragedie provocate dalla scarsa considerazione per il rischio idrogeologico a cui sono sottoposti numerosi territori. Per questo 62esimo anniversario il Comune di Longarone, che nel disastro ha perso oltre 1400 abitanti, ha organizzato due giorni di commemorazione che hanno visto la partecipazione di 15 delegazioni dei Comuni stretti da attrettanti Patti di Amicizia. Si è trattato di un momento, quindi, per rinsaldare rapporti di collaborazione tra città, oltre che per ricordare quanti persero la vita nel catastrofico evento. Tra i Comuni presenti alle commemorazioni di Longarone figura anche quello di Teramo, stretto da un Patto di Amicizia con il borgo veneto da maggio del 2025. Il Sindaco Gianguido D’Alberto ha preso parte ai due momenti di ricordo, sfruttati dal sindaco di Longarone Roberto Padrin per evidenziare come l'evento sia non solo la "memoria di un'immane tragedia, ma anche della vicinanza e dell'affetto di tutte quelle realtà e di tutti quelle persone che dopo il disastro hanno aiutato la popolazione a ricominciare." Poi l'evento al Museo del Vajont, per coinvolgere nelle celebrazioni anche i giovani studenti del territorio, che hanno assistito alla presentazione dei video realizzati dai Comuni gemellati in apertura degli interventi delle delegazioni. Il Sindaco di Teramo D'Alberto ha ricordato il valore dell'amicizia come mezzo di costruzione della pace, soprattutto in un epoca di conflitto come quella che stiamo vivendo. Poi i primi contenuti che confluiscono nel Patto di Amicizia tra i due Comuni, come i primi contatti tra la scuola professionale Enaip di Longarone con il Di Poppa - Rozzi di Teramo. «Nei prossimi mesi - ha commentato a margine D'Alberto - ci faremo promotori di iniziative volte a trasmettere questo patrimonio del Patto di Amicizia alle future generazioni, così come cercheremo di creare ponti tra le nostre aziende. Per farlo - continua - puntiamo sulle vocazioni comuni dei nostri due territori, e tra le nostre comunità tutte con iniziative socio-culturali e di protezione civile. Sono tutti aspetti - va avanti il sindaco di Teramo - di cui si è parlato in questi due giorni, che ci hanno permesso soprattutto di rafforzare la memoria di un sentimento di vicinanza e solidarietà rispetto a una comunità che ha subito uno dei disastri più drammatici della storia del nostro paese, al quale ha saputo reagire - chiude - con il cuore, il coraggio e l'operosità.»