10 Ottobre 2025
Il tribunale del Riesame ha detto no all’alleggerimento della misura cautelare in carcere per Francesco Campellone, il trentaseienne di Sulmona arrestato due settimane fa con quasi un chilo di droga e 236mila euro in contanti. Anzi gli inquirenti hanno irrobustito le misure con il sequestro, fatto ieri su ordine della procura della Repubblica di Sulmona, di quattro auto in uso all’indagato che, disoccupato, lui e la compagna, aveva le chiavi di un’Audi, una Tiguan e due Cinquecento, di cui una d’epoca. La misura disposta dalla procura e che dovrà essere ora convalidata dal gip, potrebbe non essere l’unica. Gli inquirenti stanno valutando infatti di aggredire il patrimonio riconducibile all’indagato per congelare risorse e beni di provenienza verosimilmente illecita. Sul filone dello spaccio di Campellone, d’altronde, anche la procura Antimafia ha acquisito le carte, perché la quantità di droga trovata nel suo garage della Badia, di cui oltre mezzo chilo di cocaina purissima, ma soprattutto l’ingente quantità di denaro imbustata e nascosta in una valigia, lasciano sospettare una regia della criminalità organizzata dietro la rete dello spaccio. Qualche elemento o connessione in più gli inquirenti sperano di trovarla anche nell’analisi dei dieci telefoni cellulari che sono stati sequestrati a Campellone e nei quali potrebbero esserci contatti e messaggi utili in memoria per ricostruire la rete dello spaccio.