A Roseto è scontro politico per i numeri sulle presenze turistiche 2025

di Serena Suriani

13 Ottobre 2025

Sono dati confortanti quelli registrati dal portale turistico Paytourist che attestano un aumento di presenze e arrivi a Roseto da gennaio a settembre 2025. A spiccare è la voce riguardante presenze (pernottamenti), che a fine settembre hanno raggiunto le 527.226 unità, facendo registrare un incremento del 26.2% rispetto alle 417.755 presenze dello scorso anno. Crescono anche gli arrivi: ben 112.361 fino a settembre, con un aumento del 16.5% rispetto ai 96.384 registrati dalla piattaforma nei primi nove mesi del 2024». Questo è quanto sostenuto dall’amministrazione comunale dati alla mano. Ma Forza Italia, tramite la coordinatrice comunale Maristella Urbini attacca: «Il vero motivo dell’aumento registrato non ha nulla a che vedere con una crescita effettiva dei turisti, bensì con una nuova normativa nazionale introdotta dal Governo di centrodestra. Dal 1° gennaio 2025, infatti, è stato istituito il Codice Identificativo Nazionale (CIN) per tutte le strutture ricettive, incluse le locazioni brevi e turistiche. Da questa data tutti i proprietari che affittano anche per pochi giorni la propria abitazione sono obbligati a comunicare le presenze, rendendo finalmente tracciabili anche quelle attività prima sommerse.  In altre parole, quell’aumento del 26% non rappresenta un boom turistico, ma semplicemente l’emersione di presenze che in passato non venivano registrate. Attribuire tale risultato all’azione amministrativa è quindi un errore – o peggio, un tentativo di ingannare i cittadini presentando come merito politico ciò che è solo un effetto della legge nazionale.  Chi vive a Roseto lo sa bene: l’estate appena trascorsa non ha offerto l’immagine di una città invasa dai turisti. Le vie del centro erano spesso vuote, molti stabilimenti lamentavano un calo dei consumi, e gli operatori del settore parlano di una stagione fiacca, segnata da difficoltà e costi crescenti.  Altro che record di presenze - conclude Urbini - la sensazione diffusa era di un turismo in flessione, come d’altronde si registra costantemente dall’insediamento di questa amministrazione, nonostante i numeri “gonfiati” che oggi l’amministrazione tenta di esibire». Fa eco a Forza Italia anche l’associazione SiAmo Roseto: «La storia si ripete e anche per il 2025 dobbiamo "accontentarci" di una serie di numeri e percentuali il cui calcolo e la cui provenienza risultano alquanto discutibili. La maggioranza, infatti, ha preferito sostituire i dati elaborati dalla Regione Abruzzo - attendibili e utili per operare confronti sia con i parametri storici rosetani sia con i risultati degli altri comuni costieri – con le risultanze di un software acquistato dall’ente (alla modica cifra di 10mila euro che, magari, potevano essere destinati a finalità più nobili), il quale non trova applicazione nelle altre sei sorelle e a cui risulta comunque ricorrere meno dell’1 per cento della totalità dei comuni italiani (solo 68 su 7896). La veridicità e l’attendibilità di questi numeri va dimostrata, così come va spiegato pubblicamente ai cittadini con quali metodologie di calcolo si è giunti a determinare i valori percentuali diffusi nei giorni scorsi. La quotidianità delle giornate estive ci ha consegnato una situazione ben diversa rispetto a quella descritta dall’amministrazione della SVOLTA, come già evidenziato a luglio da alcuni operatori turistici locali. Il meccanismo propagandistico di giustificazione di una politica turistica più che disastrosa conclude SiAmo Roseto - priva di una visione organica e finalizzata solo all’organizzazione di eventi che non fanno assolutamente parte di un piano strategico di medio lungo periodo, offende l’intelligenza dei cittadini e degli imprenditori rosetani e la loro capacità di interpretare e comprendere il fenomeno turistico».

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