22 Aprile 2025
Il dibattito sul futuro di piazza martiri Pennesi dopo l’abbattimento del palazzo della sanità non tende a placarsi, anzi, diventa sempre più oggetto di riflessioni e polemiche. Il primo cittadino, Gianguido D’Alberto, tiene a precisare che «la struttura, che ospita gli uffici dell’Arpa Abruzzo, è in parte di proprietà della Regione e in parte della Provincia, che fino ad oggi con i relativi atti hanno sempre confermato la volontà di procedere alla demolizione e alla ricostruzione dell’attuale palazzo. Abbiamo preso atto positivamente delle dichiarazioni di uno degli enti proprietari a trovare una soluzione alternativa così come della condivisione di un’eventuale delocalizzazione dell’immobile su cui sembra esserci convergenza da parte di tutte le forze politiche, ma se non vi sono atti conseguenti da parte di entrambi i proprietari non possiamo certamente sostituirci a loro». Quindi la palla passa a Regione e Provincia. Da ogni forza politica, dal Pd al movimento 5 stelle, dalla Lega ad Azione, la richiesta unanime è quella delocalizzazione dell’edificio e della realizzazione di uno spazio da dedicare alla città, come una piazza e del verde. In questa ottica interviene l’attivissima associazione Demos che ribadisce, come gli spazi pubblici siano il luogo ove si svolge la vita dei cittadini che sono, dunque, gli unici titolari delle scelte urbane. Demos auspica, pertanto, che sul tema della ricostruzione del palazzo della Sanità, si attui un vero e rigoroso percorso di urbanistica partecipata e non ci si limiti, come spesso si è fatto, a presentare ai cittadini scelte già effettuate e progetti già elaborati e definiti. Altro palazzo al centro delle polemiche è quello dell’ex banca d’Italia in fase di acquisto dal Comune e che oggi ospita il municipio. E’ Azione che accende le polemiche condannando fermamente la mancanza di una visione chiara e concreta che accompagni questa iniziativa. «Il suo utilizzo - attacca Alessio D’Egidio, segretario provinciale di Azione - deve servire a riportare gli uffici pubblici, oggi dislocati al Parco della Scienza e P.zza San Francesco, nel cuore del centro storico, rivitalizzando così la vita urbana e commerciale di quella zona. Auspicando che l’amministrazione acceleri i tempi per la riapertura della storica sede del Municipio in Piazza Orsini, l’edificio dell’ex Banca d’Italia può strategicamente diventare uno stimolo per ricostruire un traffico cittadino nella zona centrale e ciò sarebbe ancor più efficace se si realizzasse, come da noi auspicato, la collocazione degli uffici Arta nel Palazzo ex Inail».