24 Giugno 2025
"La mia voce è il grido di Gaza", la più ampia mobilitazione a livello regionale per la città palestinese, con adesioni trasversali dal mondo culturale, sindacale e civile, arriva a Pescara. Martedì 24 giugno la piazza principale della città ha ospitato la lettura pubblica di testimonianze tratte dal libro “Ho ancora le mani per scrivere. Testimonianze dal genocidio a Gaza”. «C’è tutta una società civile che è profondamente indignata per quello che sta accadendo. Ci sono carneficine quotidiane, persone che per andare a prendere il cibo vengono uccise - ha spiegato Cam Lecce, rappresentante dell'associazione Deposito dei segni, «Bisogna immediatamente cessare il fuoco, prendere gli aiuti umanitari gestiti dalle agenzie preposte che conoscono come fare. L’intento di oggi e portare in piazza la voce delle persone e far sentire gli altri come stanno vivendo quello che accade». La manifestazione voleva essere anche un modo per raccogliere fondi a favore di Gazzella OdV, l'associazione impegnata nella tutela dei bambini di Gaza, in grado di unire arte, musica e impegno civile. «Noi ci ritroviamo a constatare che quattro generazioni sono state completamente distrutte all’interno di una stessa famiglia, anche 100 persone distrutte, ma se accadesse a noi? Ma a cosa sono servite tutte le meravigliose leggi che sono sorte dopo la seconda Guerra Mondiale, che cosa ne facciamo del Diritto Internazionale?», ha concluso Cam.