22 Marzo 2023
Durante l’assemblea dei balneari abruzzesi che si è svolta a Pescara, la categoria ha ribadito la necessità di una legge di salvaguardia delle aziende attualmente operanti e di un modello di balneazione attrezzata ed efficiente. La questione è relativa alle concessioni balneari. Il comparto marittimo fa presente che la Regione Abruzzo è già intervenuta a fianco dei balneari nella causa promossa alla Corte di Cassazione a Sezioni Unite contro le sentenze dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato. La sentenza è attesa nei prossimi mesi. I Comuni – si è detto in assemblea - sono ben consapevoli dei rischi di un esteso e grave contenzioso in loro danno per l'eventuale messa in discussione degli atti amministrativi già rilasciati. È doveroso – sostengono i balneari - che la questione concessoria venga affrontata e risolta nelle aule parlamentari e non in quelle giudiziarie. Il Governo e il Parlamento – dicono - devono rivendicare la funzione legislativa in materia. All'assemblea dei balneari abruzzesi è intervenuto anche il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri che ha richiamato ad un'assunzione di responsabilità sia la politica nazionale che le istituzioni comunitarie. “Il Governo di centrodestra - dice sospiri - non può continuare a scansare il problema della Bolkestein che incombe su un comparto strategico dell’economia della nostra costa, ovvero i nostri imprenditori balneari". "E l’Europa, in cui noi abbiamo sempre creduto - prosegue Sospiri - non può continuare a trattare un Paese fondatore, e con diritto di voto, alla stregua di una professoressa stizzita che ti riprende e ti punzecchia su ogni provvedimento fino a stroncarti". Per Sospiri, in definitiva, servirebbero subito risposte chiare da parte del Governo, che dovrebbe anche farsi sentire a livello comunitario per arrivare all'apertura di un dossier Italia e ad una soluzione definitiva sul tema delle concessioni demaniali.