05 Dicembre 2023
La prigione diventa palcoscenico a Sulmona, con il saggio teatrale “A proposito di Don Chisciotte…”, realizzato dai detenuti della casa di reclusione sulmonese. L’opera di Miguel de Cervantes ha ripreso vita ieri, dietro le sbarre dell’istituto carcerario peligno, alla presenza tra gli altri del direttore, Stefano Liberatore, e del vescovo della Diocesi Sulmona-Valva, Michele Fusco. A portare sulla scena il cavaliere errante della Mancia sono stati dieci detenuti, allievi nel laboratorio teatrale nato dal progetto dell’area trattamentale dell’Istituto di reclusione. In regia l’attore Pietro Becattini, che ha accompagnato gli attori, impegnandoli per alcuni mesi di studio in un percorso di conoscenza delle capacità fisiche, mimiche e vocali. Per mettere in scena il testo ed i suoi relativi personaggi anche gli attori e il regista hanno dovuto intraprendere un percorso di conoscenza dell’autore, della sua opera e dell’universo che viene narrato. Una classe eterogenea, con nuovi allievi che si sono ben amalgamati durante il percorso formativo. Ne è venuto fuori uno spettacolo divertente, ma con ampi spunti di riflessione. Un’opera che per argomento e difficoltà di impianto recitativo e scenico, ha richiesto tante ore di attenzione e dedizione. Il Progetto, divenuto realtà grazie alle insegnanti del CPIA dell’Aquila, in collaborazione con Fondazione Carispaq, ha lo scopo di sollecitare in tutti i reclusi la ricerca della fiducia in sé stessi, del senso di autoresponsabilità, della sicurezza e della capacità di confronto. Una possibilità di cambiamento che deve essere garantita a tutti gli uomini che nel corso della loro vita intendo intraprendere un viaggio alla ricerca della felicità, partendo proprio dall’arte e dalla cultura.