23 Febbraio 2024
Raccontare la guerra e in particolare questa guerra. Quella di Gaza. Una guerra dove parlano solo le bombe, i raid, le violenze, dall’una e dall’altra parte, e dove i giornalisti non sono ammessi. Costretti a rimbalzare dalle loro redazioni le veline o le immagini che arrivano dai canali social, senza riuscire a capire veramente, ad entrare in empatia con il dolore, senza riuscire soprattutto a comunicare un altro punto di vista. Un silenzio fuori che diventa silenzio dentro, quasi autocensura, perché questa volta le bombe le stanno sganciando gli Israeliani. Nessuno sa da che parte sia la verità, ma certo c’è chi sta dalla parte della Pace. E’ partita da questa esigenza umana ed etica l’incontro organizzato ieri dal Tavolo della pace della Valle Peligna: una chiacchierata con due giornalisti inviati di guerra della Rai come Angelo Figorilli e Lucia Goracci, che a Gaza ci sono stati e a Gaza vorrebbero tornare per raccontare con i propri occhi e con un altro punto di vista la storia. Far tornare a parlare le diplomazie, cercare una via tanto difficile, quanto necessaria. Ora che i due popoli mediorientali sono così distanti sulla stessa terra. Soprattutto far tornare la pace, a Gaza dove veramente non c’è mai stata, e nel resto dei fronti di guerra aperti dall’Ucraina, alla Siria, allo Yemen. Per questo, sabato prossimo, anche a Sulmona il Tavolo della pace organizzerà una fiaccolata: da Fontana del Vecchio alle ore 18 lungo corso Ovidio. Per accendere una luce di speranza e di protesta.