27 Marzo 2024
Bilanci falsi, depositati in ritardo, soldi spesi per altro da cui erano stati richiesti. La guardia di finanza di Sulmona ha sequestrato beni per 125mila euro in un esercizio commerciale di abbigliamento di Sulmona e congelato la seconda tranche di finanziamento che un imprenditore di Nola aveva ottenuto nell’ambito dei contributi previsti dal Pnrr. In tutto 250mila euro recuperati alla casse pubbliche e che dovevano servire per lo sviluppo del commercio elettronico, ma che l’imprenditore campano, furbetto del Pnrr, aveva distratto per altre finalità. L’operazione, coordinata dalla procura Europea e dal tribunale di Nola, competente territorialmente per il domicilio fiscale dell’indagato, è stata chiusa nei giorni scorsi, dopo che gli inquirenti si erano accorti che i 125mila euro già ottenuti lo scorso anno, e che dovevano servire per la realizzazione di un sito di e-commerce, in realtà erano stati spesi dall’indagato per tutt’altro. Sul sito dell’azienda, infatti, c’era solo la schermata iniziale, senza cioè alcun link e tanto meno un programma che permettesse la vendita online. Una frode, insomma, che le fiamme gialle, guidate dal capitano Cecilia Tangredi, hanno bloccato, consegnando beni e soldi sequestrati all’autorità e bloccando l’erogazione della seconda tranche di finanziamento, altri 125mila euro, che era prossima al saldo. Una truffa ai danni della Comunità europea che ha tutte le intenzioni di verificare che fine facciano gli oltre 200 miliardi di euro erogati dall’Europa per risollevare l’economia italiana dopo la crisi pandemica.