20 Aprile 2024
Il Superbonus, l'agevolazione fiscale del 110% per la riqualificazione energetica degli edifici, potrebbe avere un nuovo ostacolo: il saldo in dieci anni. L'obiettivo del governo è di rallentare l'emorragia nei conti pubblici I lavori con il 110% sono quasi tutti terminati, e ora lo Stato deve pagare il conto. Imprese, banche, Poste e tutti coloro che hanno anticipato i crediti ai condomini e ai proprietari di villette unifamiliari hanno iniziato a recuperare i crediti fiscali. Per far fronte a questa situazione, il governo sta pensando di allungare i tempi dei rimborsi. Come funzionerebbe il nuovo sistema? Non sono ancora stati definiti i dettagli, ma l'ipotesi più probabile è quella di una rateizzazione del credito in dieci anni. In questo modo, lo Stato avrebbe più tempo per reperire le risorse necessarie al pagamento. L'allungamento dei tempi di rimborso potrebbe avere un impatto negativo sui cittadini che hanno usufruito del Superbonus. Se i tempi di rimborso dovessero allungarsi, i cittadini potrebbero trovarsi in difficoltà a pagare le rate dei lavori. Le associazioni di categoria che rappresentano le imprese del settore edile e le famiglie hanno espresso dubbi e perplessità sul nuovo piano del governo. Temono che l'allungamento dei tempi di rimborso possa rallentare il mercato e mettere a rischio i posti di lavoro. Il governo sta ancora lavorando ai dettagli del nuovo piano. Nei prossimi giorni dovrebbero essere annunciate le decisioni definitive.