L'Aquila Calcio spaventa la capolista ma alla fine non riesce a raccogliere punti

Un Matelica cinico si impone per 2-1; ai rossoblu non basta una perla balistica di Ibe

19 Novembre 2017

Sul campo della capolista Matelica, L'Aquila (seguita da una settantina di tifosi) esce sconfitta per 2-1 rivivendo un film dal finale amaro già visto altre volte nel corso di questa stagione.I rossoblu giocano alla pari con i marchigiani, vanno sotto, trovano la forza di reagire e pareggiare, creano addirittura i presupposti per il ribaltone salvo poi subire il gol che decide l'incontro in occasione dell'unica sbavatura difensiva registrata nell'arco dei 90'.I due tecnici non sconfessano il loro credo tattico.Battistini schiera L'Aquila con un 3-4-3 che vede Ibe prima punta, Marra preferito a Sieno come esterno di mediana e Ruci al fianco di Steri nel ruolo di interditore.Tiozzo (squalificato) mette in campo il suo Matelica con il 4-2-3-1: Magrassi è il riferimento offensivo, Gabbianelli Tonelli ed Angelilli agiscono a supporto.Primo spunto di cronaca che arriva al 13': cross pericoloso di Angelilli dalla sinistra, Ibojo è decisivo nell'anticipare Magrassi.Il Matelica continua a spingere giocando sulle fasce e al quarto d'ora capitalizza: Tonelli si fa spazio a destra, pallone con il contagiri per Magrassi la cui incornata perentoria vale il vantaggio per i padroni di casa.La risposta dell'Aquila è affidata a Ruci, tiro teso di poco sul fondo con Kerezovic comunque in traiettoria.Il Matelica torna a prendere campo: dapprima Gabbianelli chiama Farroni alla parata bassa, poi Angelilli si avventa su un pallone tagliato dalla trequarti, stacca di testa e sfiora l'incrocio sull'uscita di Farroni (i due vanno anche a contatto e ad avere la peggio è la punta di casa).Battistini capisce il momento difficile della squadra e cambia l'assetto in campo passando al 3-5-2 con Boldrini che scala in mediana.La mossa dà i suoi frutti: proprio Boldrini inventa per Valenti che si accentra e batte a rete, decisivo l'intervento di Brentan che mura il 7 rossoblu; sul proseguimento dell'azione Ibe riceve palla e centro area e prova la mezza girata ma trova la risposta miracolosa di Kerezovic. L'attaccante aquilano era però in fuorigioco.Kerezovic che qualche minuto dopo resta invece immobile sulla torsione di Pupeschi, ma il pallone fa la barba al palo e sfila sul fondo.Il primo tempo va in archivio con una sventola di Ruci dalla media distanza, Kerezovic disinnesca in bello stile.Ripresa.Pronti via e L'Aquila perviene al pareggio con un vero e proprio eurogol firmato da Ibe: il giovane centravanti riceve palla ed indirizza un sinistro teso sul palo lontano con il pallone che gonfia la rete insaccandosi all'incrocio.I padroni di casa replicano con D'Apollonia (entrato al posto di Angelilli) ma il suo tentativo è facile preda di Farroni.Al quarto d'ora L'Aquila ha una ghiottissima chance per operare il sorpasso: apertura a tutto campo di Ruci, Valenti aggancia palla, sterza verso l'interno dell'area e battezza il primo palo, Kerezovic si oppone con il corpo tenendo in partita i suoi.Il pericolo scuote i marchigiani che tornano a guadagnare campo, e la partita si fa fisica ed intensa.L'Aquila però regge bene l'urto e prova anche a pungere in ripartenza con Pupeschi.Al 21' la fiammata che decide la partita: Farroni devia in angolo una fiondata di Gabbianelli, sugli sviluppi del corner la difesa rossoblu si dimentica di D'Appolonia visto e servito all'altezza dell'area piccola per il più facile dei tap in.Battistini per trovare il pari pesca forze fresche dalla panchina: in successione vanno dentro Di Paolo, Brenci e Fabrizi che prendono il posto di Ibe, Ibojo e Ruci.L'Aquila profonde il massimo sforzo e nei quattro minuti di recupero si riversa nei 16 metri matelicesi conquistando in rapida successione due calci di punizione da posizione assai interessante, ma ne Valenti prima ne Boldrini poi riescono a superare la barriera posizionata da Kerezovic.E proprio sul piazzato di Boldrini (che protesta, senza esito, per un tocco di mano in area da parte di un difensore) arriva il triplice fischio finale del signor Piacenza di Bari.I rossoblu escono a testa alta ma l'amarezza è davvero tanta: restano però una prestazione ed un carattere che, sul lato agonistico, sono le certezze da cui ripartire in vista dell'incrocio con il San Marino.Sul lato societario, invece, qualcuno per favore batta un colpo: Giocatori e Staff lo meritano, come segno di rispetto per il loro impegno.