09 Maggio 2024
Assoluzione per l'ex Dg della Asl di Pescara Vincenzo Ciamponi perché il fatto non sussiste. E' quanto hanno chiesto in aula al Tribunale di Pescara i suoi due legali Gianfranco Iadecola e Massimo Galasso in merito al processo su un appalto da 11 milioni di euro alla Asl di Pescara per le residenze psichiatriche extraospedaliere per il quale due imputati, Domenico Mattucci e Luigia Dolce, rispettivamente Presidente e coordinatrice della Cooperativa "La Rondine", hanno patteggiato due anni ciascuno, mentre il principale indagato, l'ex dirigente medico Sabatino Trotta, si tolse la vita in carcere a Vasto la sera stessa del suo arresto. In piedi è rimasta la sola posizione dell'ex manager Asl Vincenzo Ciamponi per una presunta tangente di 8.000 euro parzialmente utilizzata per l'acquisto di un'autovettura per il figlio. Sull'ipotesi di reato di corruzione per l'esercizio della funzione i Pm Anna Benigni e Lucia Sciarretta hanno chiesto, la scorsa udienza, la condanna a tre anni. Nell'udienza di oggi hanno preso la parola i due legali Massimo Galasso e Gianfranco Iadecola che hanno puntato molto sulla mancanza di riscontri oggettivi sulla dazione effettiva della tangente. I due legali hanno anche precisato che l'appalto era stato già assegnato e che bastava sottoscrivere il contratto, per cui non c'era alcun motivo di corrompere Ciampioni. La sentenza il prossimo 20 giugno.