13 Aprile 2024
La Rappresentanza Regionale del Servizio Civile Universale esprime solidarietà agli operatori e chiede chiarezza. Con sgomento e profonda preoccupazione - spiegano infatti i referenti della rappresentanza regionale - abbiamo appreso la notizia, di gravi irregolarità nell'utilizzo degli operatori volontari del Servizio Civile Universale presso il Comune di Sant'Egidio alla Vibrata. Sfruttamento e utilizzo improprio dei giovani, impiegati per sopperire alle carenze di organico dell'Ente in mansioni del tutto estranee ai progetti per cui erano stati selezionati, sono le accuse. Il Servizio Civile Universale, spiega il referente regionale Alessandro Renzulli - rappresenta un'esperienza preziosa di crescita personale e professionale, un'occasione unica per i giovani di contribuire al bene della comunità e di sviluppare competenze utili al proprio futuro. Competenze che andrebbero certificate come previsto dal progetto e dal Dipartimento, ma che da quanto apprendiamo, agli operatori volontari non verrà rilasciata nessuna certificazione delle competenze. L'utilizzo distorto e illegittimo degli operatori volontari, come emerso a Sant'Egidio alla Vibrata, non solo ne mina le finalità, ma arreca un danno concreto ai ragazzi coinvolti, privati di un'esperienza formativa valida e delle relative certificazioni. Esprimiamo la nostra più sentita solidarietà agli operatori volontari vittime di questa situazione inqualificabile e ci impegniamo a fare tutto il possibile per tutelare i loro diritti e garantire che simili abusi non si ripetano. Ricordiamo infatti che la Rappresentanza Regionale, tra gli altri compiti, si occupa proprio di accogliere e rappresentare le segnalazioni e le istanze degli operatori volontari. Riteniamo indispensabile che venga fatta chiarezza con la massima celerità. A tal fine, confidiamo nel puntuale e rigoroso lavoro del Dipartimento delle Politiche Giovanili e del Servizio Civile Universale, già intervenuto sulla vicenda.