15 Aprile 2024
Un progetto di ricerca di ampio respiro è stato finanziato con circa un milione di euro dal Ministero della Salute nell'ambito del secondo avviso pubblico del Pnrr. Lo studio si concentrerà sull'obesità e sul rischio cardiovascolare in età pediatrica nella regione Abruzzo. Obiettivo primario è quello di realizzare uno screening completo del rischio di obesità nei bambini abruzzesi, al fine di sviluppare strategie di prevenzione e contrasto adeguate. L'obesità, infatti, rappresenta una grave minaccia per la salute pubblica, con un impatto significativo sulla qualità della vita dei più giovani. I bambini obesi sono maggiormente esposti a complicanze come steatosi epatica, diabete di tipo 2, dislipidemia, ipertensione e persino disturbi psicologici. Le cause principali dell'obesità infantile sono da ricercarsi in uno stile di vita non sano, caratterizzato da cattive abitudini alimentari e da una insufficiente attività fisica. Lo studio, che avrà una durata di due anni, coinvolgerà le scuole primarie di tutte le province abruzzesi. I bambini saranno sottoposti a una prima valutazione antropometrica e a una valutazione cardio-metabolica. Dopo la valutazione iniziale, un team di esperti prenderà in carico i bambini con esiti preoccupanti. Per loro verrà elaborato un percorso educativo-comportamentale personalizzato, che includerà lezioni frontali nelle scuole, un programma dietetico e un programma di esercizio fisico. Lo studio è reso possibile dalla collaborazione tra le Pediatrie degli ospedali di Chieti, Pescara, Teramo e L'Aquila, oltre che dal Centro Studi e Tecnologie Avanzate dell'Università "G. d'Annunzio".