16 Aprile 2024
Da oggi quella della stazione di Popoli Terme-Vittorito sarà una sala d’attesa condivisa. Chi prende il treno e chi aspetta una visita, una consulenza o un esame. Perché no, magari, anche approfittando del treno in ritardo. L’obiettivo è quello di dare una nuova vita e una nuova funzione alle stazioni dei paesi sotto i 15mila abitanti, obiettivo condiviso in un progetto, chiamato Stazioni del territorio e presentato questa mattina in una conferenza stampa nazionale, con collegamento diretto proprio con Popoli Terme, a cui ha partecipato tra gli altri il ministro Matteo Salvini. La stazione di Popoli Terme-Vittorito è una delle 20 stazioni scelte in Italia, l’unica in Abruzzo, una delle 5 dove c’è stato oggi il taglio del nastro. Qui la struttura è stata riqualificata con un’area coworking, wifi gratuito, parcheggio con colonnine di ricarica, defibrillatore e due spazi sanitari, dedicati ai medici di base e alla farmacia. Insomma uno spazio condiviso, nel quale i treni sono solo uno dei servizi aggiunti, utili anche, chissà, per i centri del circondario che il treno lo potranno prendere per fare una visita senza particolari sforzi e attese. Un incentivo, però, soprattutto, a chi ci vive in paese, un motivo per non andare via o magari per tornarci. Servizi che nell’ottica della medicina territoriale, serviranno per decongestionare le liste d’attesa, evitare ricoveri impropri, più in generale aiutare il sistema sanitario nazionale nella prevenzione. Logica che proprio in questi giorni sta portando il governo a scegliere una via preferenziale con le farmacie, destinate a diventare una comoda alternativa per esigenze urgenti e minori, anche grazie alla telemedicina. Aperta resterà, di certo, da oggi, la stazione ferroviaria di Popoli Terme-Vittorito, dove lo spopolamento progressivo che conta una perdita di 80 residenti l’anno ha ridotto anche l’utilità delle fermate dei treni e chissà che questa nuova vita, non serva anche a ripopolare il binario.